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Diario del mandorlo Riduci
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Mandorlo Riduci
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Riduci
latte
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Olio Riduci

Tutte noi cuciniamo e abbiamo tanto cucinato! Sicuramente abbiamo sempre usato e usiamo l’olio, esso è un ingrediente quotidiano dei nostri piatti. Ecco che la bibbia ci parla di questo alimento aiutandoci a scoprire quanto Dio nella storia della salvezza lo ha arricchito di significati e simboli.
Nella bibbia
 l’olio è un dono di Dio, esso è:
•    Fonte di luce (le lampade)
•    Alimento essenziale con cui Dio sazia il popolo
•    Benedizione divina, la sua abbondanza è segno di salvezza
•    Unguento che profuma il corpo, fortifica le membra e lenisce le piaghe.

L’olio è simbolo di
•    Gioia: come la gioia anche l’olio illumina il viso
•    Nei catecumeni è preparazione per la lotta contro le forze del male
•    Nel battesimo è il crisma: segno di elezione divina, diventiamo figli di Dio, l’unzione è accompagnata dall’irruzione dello Spirito Santo.
•    L’unzione degli infermi: gli oli santi comunicano al  cristiano la grazie multiforme dello Spirito Santo.

Gesù è il Cristo:  l’unto di Dio.

Perla

si è sottolineata e constatata l’importanza di eseguire i lavori  manuali sono ripetitivi nella loro esecuzione, ma nello stesso tempo creativi per l’infinita possibilità di abbinare, materiali di tutti i tipi, colori e forme.

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Latte Riduci

tratto da un articolo di Gianfranco Ravasi (biblista)
                

Il “santo latte della Parola”

Sulla scia della figura di Maria madre di Dio con cui si apre il mese di gennaio, proponiamo un tema a prima vista un po' strano, quello del latte materno e del suo valore simbolico soprattutto all’interno della Bibbia. Partiremo da una frase di Luca: “una donna alzò la voce in mezzo alla folla e disse: Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui sei stato allattato!” (11,27).
…….. Il latte è una sorta di filo bianco che percorre molte pagine anticotestamentarie, legate soprattutto al modello sociale nomadico.
Non per nulla il segno più affettuoso dell’ospitalità è offrire una tazza di latte fresco, come fa Abramo in quel caldo pomeriggio agli ospiti misteriosi che si affacciano alla sua tenda sotto le querce di Manre (Genesi 18,8).
………Ma ben presto il latte si trasfigura in simbolo. Incarna, col miele, la rappresentazione della fecondità della libertà e del benessere, come è attestato da quella celebre formula stereotipata applicata alla terra promessa, “terra ove scorre latte e miele”, formula che risuona nell’Antico Testamento almeno una ventina di volte. Il latte è, poi, il segno ovvio del candore: il capo-tribù di Giuda, secondo le parole della benedizione del patriarca Giacobbe, ha “i denti bianchi come latte” (Genesi 49, 12), così come quelli dell’amato del Cantico dei cantici sono “denti bagnati nel latte” (5,12), mentre la pelle dei giovani di Gerusalemme è “più candida del latte” (lamentazioni 4,7) e questa caratteristica in un panorama assolato che produce pelli abbronzate – è un indizio di bellezza e originalità.
…….Il latte diventa poi simbolo dell’era messianica quando l’umanità sarà invitata ad accorrere e a dissetarsi con acqua vino e latte “senza spesa”. E alla fine la personificazione di Gerusalemme come “città-madre”….
Il latte è, quindi, una componente dell’esistenza, che viene assurto a simbolo di benessere, di bellezza, di amore, di speranza, e di pienezza.
In San Paolo (1^ Corinzi 9,7) il latte diventa cibo degli immaturi, di coloro che sono ancora “carnali”, incapaci di un alimento più ricco e raffinato, neonati nella fede e imperfetti nella vita spirituale.
San Pietro nella prima lettera ribalta il significato, invita i neobattezzati, “come bambini appena nati, a bramare il puro latte spirituale, per crescere con esso verso la salvezza”. San Pietro celebra il latte della Parola di Cristo : per lui è questo il vero cibo spirituale.
Successivamente la tradizione cristiana punta verso l’immagine centrale della Natività di Cristo, evocata indirettamente dalle parole di quella donna.
Nella tradizione occidentale il “latte di Maria” rimane l’elemento radicale e generativo.
La figura di Maria che allatta il Salvatore, si diffonderà nei primi secoli cristiani. La Vergine Madre che allatta Gesù diventa simbolo della Chiesa che allatta e nutre i fedeli con il “santo latte” della parola e del corpo di Cristo.

Perla

è importante condividere la scelta di abbinamenti di colori, disegni delle stoffe, è necessario perseverare e pazientare finché tutte le persone impegnate in quel lavoro siano convinte del risultato dell’abbinamento.  Nel fare questo si scopre come alcune persone hanno un dono particolare nel scegliere le stoffe e abbinarne i colori.  

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Riduci
olio
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Riduci
sale
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Sale Riduci

Quando noi usiamo il sale in cucina sappiamo che:

1)    ne facciamo un uso quotidiano, quindi il sale è indispensabile, il cibo senza sale non sa da niente manca quel qualcosa che aggrada il gusto, che invoglia a mangiare. Quando si dice: “Non mi va, on sa da niente”
2)    se mettiamo troppo sale nelle pietanze roviniamo tutto e il cibo diventa immangiabile, tossico, nuoce alla salute
3)    alle volte lo usiamo per conservare il cibo, allora serve sale in abbondanza.
4)    Altre volte lo usiamo per purificare il cibo, per esempio quando “spurghiamo in acqua salata le cappe”.
Il sale quindi, in se stesso è una cosa buona, da avere e gestire in modo consapevole e appropriato. Il sale è necessario averlo. In ogni casa c’è il sale.
Il sale nella bibbia simboleggia l’alleanza di  Dio con l’uomo. Nell’Antico testamento Dio stringe una alleanza con il popolo promettendo la terra promessa. Nel battesimo cristiano con l’effusione dello Spirito Santo inizia per la singola persona, quindi è iniziata anche per noi,  la vita spirituale, la comunione intima con Dio, il battezzato è intimamente associato a Cristo.
L’alleanza è un patto dove Dio è fedele e l’uomo invece cede.

La funzione del sale che conserva il cibo simboleggia la validità nel tempo dell’alleanza con Dio. Dio è fedele al suo popolo e al nostro battesimo.

Il troppo sale che fa inaridire e rendere sterili le terre (Mar morto), quindi incontivabili simboleggia la lontananza dell’uomo da Dio.

Il sale rende sapidi gli alimenti, nel vangelo Gesù dice  che il sale non deve perdere il suo sapore e che il cristiano è il sale del mondo ad indicare di non rompere l’alleanza con Dio, ma conservarsi fedeli per rendere saporito il mondo degli uomini.

San Paolo. Lettera ai Colossesi 4,6
Il vostro linguaggio sia sempre amabile, condito di sale, per saper rispondere a ciascuno come si deve.

Perla

svolgendo il lavoro manuale è necessario accettare che si sbaglia e bisogna rifare. Non sarà mai estremamente perfetto proprio perché è fatto a mano e non a macchina. Si impara a conoscere sè stessi.

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