Il 2011 è stato un anno un po’ particolare in quanto si sono apportate delle correzioni al solito modo di operare. Sul finire dell’anno precedente ci siamo accorti che le frequenze al nostro centro andavano via via aumentando e pertanto le nostre capacità ricettive, a causa degli esigui spazi, diventavano insostenibili per un buon funzionamento del centro.
E stata fatta un’indagine conoscitiva sulle persone che usufruivano del centro ed è emerso che alcune non avevano più i requisiti per continuare ad accedere (doppie tessere oppure due o tre persone che lavoravano nella stessa famiglia, ed ancora altri che erano assidui frequentatori da anni e che pertanto venivano meno al principio dell’aiuto temporaneo).
Successivamente ha aperto il nuovo centro di Dosson e pertanto quelli che abitavano lì non sono più venuti a Preganziol.
A seguito di questo sono state depennate, per sempre o temporaneamente, 17 famiglie e pertanto risulta inferiore il numero di famiglie, 64 rispetto alle 80 del 2010 per un totale di 246 pacchi contro 330 del 2010. A seguito di questa diminuzione c’è stato un maggior servizio verso i frequentanti, dando loro, specialmente nei generi alimentari ma non solo, una quantità maggiore e più consona alle esigenze.
Delle 64 famiglie 41 erano venute anche negli anni addietro e 23 per la prima volta quest’anno. Per quanto riguarda i colori geografici si suddividono nel modo seguente:
Marocco 21
Italia 8
Burkina Faso 8
Nigeria 6
Guinea 4
Ghana 3
Kossovo 3
Albania 2
Costa d’Avorio 2
Ucraina 2
Giordania 1
Benin 1
Tunisia 1
Sierra Leone 1
Serbia 1
Per quanto riguarda la frequenza sono 7 le famiglie che hanno frequentato assiduamente il centro, una dozzina sono venute al 50% mentre le rimanenti al 10- 30%.
Per il vestiario consegnato è tutto di provenienza dalla nostra parrocchia e la disponibilità supera abbondantemente la richiesta.
Per i generi alimentari, la raccolta presso il Lando, sommata a quelle in Chiesa in occasione della Pasqua e della giornata del ringraziamento, soddisfano all’80% le richieste. Il Lando mensilmente ci offre una discreta quantità di prodotti con le confezioni rovinate ma perfettamente integre sotto il profilo igienico e di scadenza.
Per le rimanenti esigenze, con il provento dell’euro, che nella quasi totalità ci viene dato dai beneficiari, viene acquistato quanto necessita.
Per il 2012 le previsioni non sono rosee, e per una istituzione come la nostra il lavoro non mancherà di certo, spetterà agli operatori gestire al meglio per fare in modo di offrire un sollievo a chi ne ha più bisogno.