QUANTO E’ GRANDE IL TUO NOME SU TUTTA LA TERRA

Inno cosmico. Salmo messianico

 

 

 

 

 

Nuovo testamento

Tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare Dio a gran voce….. “Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in terra e gloria nel più alto dei cieli!”…. “Vi dico che se questi taceranno, grideranno le pietre”. Lc. 19, 37.38.40.

 

 

Introduzione

Attraverso il diaframma di un cielo stellato il salmista contempla la magnificenza del Creatore e, con la purezza di cuore di un fanciullo, scioglie un inno di ammirazione e di lode. Quel che lo colpisce è il mistero dell’uomo: il fatto che Dio si ricordi e abbia cura di questa piccola cosa, e l’abbia rivestita di gloria e di onore fino a delegargli il potere sulle opere delle sue mani. Il versetto finale ripete, su questo mistero dell’uomo, il cantico di lode già scaturito all’inizio dalla contemplazione del firmamento. Il senso pieno del salmo si ha, logicamente, nel Cristo: è nel Verbo, infatti, che l’universo è stato creato, ed è nella sua incarnazione che questa povera cosa che è l’uomo è stata coronata di gloria e di onore.

 

Salmo 8

 

O Signore nostro Dio

quanto è grande il tuo nome

su tutta la terra

Sopra i cieli s’innalza la tua magnificenza.

 

Con la bocca dei bimbi e dei lattanti

affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,

per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

 

Se guardo il tuo cielo,

opera delle tue dita,

la luna e le stelle che tu hai fissate,

che cosa è l’uomo perché te ne ricordi

e il figlio dell’uomo perché te ne curi?

 

Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli,

di gloria e di onore l’hai coronato:

gli hai dato potere

sulle opere delle tue mani,

tutto hai posto sotto i suoi piedi;

 

tutti i greggi e gli armenti,

tutte le bestie della campagna;

gli uccelli del cielo e i pesci del mare,

che percorrono le vie del mare.

 

O Signore nostro Dio,

quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!

 

Condivisione: leggo a tutti qualcosa del salmo che più mi ha colpito: una parola, una riga, un versetto.

 
PREGHIAMO   O Signore nostro Dio, ammirati, come fanciulli, contempliamo nel creato l’opera delle tue mani, e celebriamo con inni di lode e di grazie la grandezza del tuo amore.

                                                                                                                             Paolino Beltrame Quattrocchi

 

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Attualizzazione

• Il Salmo 8 è un ottimo spunto e stimolo a far riflettere e a prendere posizione sulla dignità dell’uomo, oggi in tanti modi e da tante parti calpestata. Il Dio creatore che ricama nel cielo con le sue dita le costellazioni e i pianeti si china sull’uomo e lo incorona rendendolo di poco superiore a sé stesso, sovrano dell’orizzonte cosmico.
• L’affermazione della grandezza dell’uomo fa fare un profondo esame di coscienza sui suoi diritti, calpestati, e ci fa ergere contro ogni tipo di schiavitù e intolleranza.
• All’uomo Dio Padre ha mandato il suo Figlio, per l’uomo ha rivelato il suo nome e il suo amore. Un solo uomo è agli occhi di Dio più prezioso di tutto il creato. Dice a proposito San Pietro: “Voi sapete che non a prezzo di cose effimere, come l’argento e l’oro, foste liberati dalla vostra condotta, ereditata dai padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, come agnello senza difetti e senza macchia” (1Pt 1,18-19).
  L’uomo è più grande del creato, poco meno degli angeli, ma è al di sopra del sole, delle stelle, delle galassie che popolano gli infiniti spazi celesti. Dalla dignità dell’uomo deriva il senso e il valore della sua attività. E’ scritto anche nella costituzione conciliare Gaudium et Spes che per i credenti una cosa è certa: l’attività umana e collettiva… corrisponde alle intenzioni di Dio. L’uomo infatti creato a immagine di Dio, ha ricevuto il comando di sottomettere a sé la terra con tutto quanto essa contiene, e di governare il mondo nella giustizia e nella santità. Cosicché l’uomo vale più per quello che è che per quello che ha.

Vincenzo Scippa