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Salmo 15 Riduci


 

Mi indicherai

 

                                      Il sentiero della vita

 

                                               Salmo reale, messianico, profetico, di fiducia.

 

 

Nuovo testamento

“Signore da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna: noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio” Gv. 6,68-69-

 

Introduzione

Il salmista impersonando il Cristo, ne predice la resurrezione. L’anima che ha scelto Dio, è felice di aver messo la propria vita nelle mani di Lui. Nel contemplarlo come presenza, come eredità già conseguita, esulta nel gaudio ineffabile dell’esperienza  di Dio, che gli è sempre dinanzi, e, sentendosi già inserita, così,  nell’eterno, pregusta la dolcezza senza fine che l’attende al di là del tempo.

 

  

Salmo 15

 

Proteggimi o Dio:

In te mi rifugio.

Ho detto a Dio: “Sei tu il mio Signore,

senza di te non ho alcun bene”

 

Per i santi che sono sulla terra, uomini nobili,

è tutto il mio amore.

Si affrettino altri a costruire idoli:

io non spanderò le loro libazioni di sangue

né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.

 

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:

nelle tue mani è la mia vita.

Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi,

la mia eredità è magnifica.

 

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;

anche di notte il mio cuore mi istruisce.

Io pongo sempre innanzi a me il Signore,

sta alla mia destra non posso vacillare.

 

Di questo gioisce il mio cuore,

esulta la mia anima;

anche il mio corpo riposa al sicuro,

perché non abbandonerai

la mia vita nel sepolcro,

né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.

 

Mi indicherai il sentiero della vita,

gioia piena nella tua presenza,

dolcezza senza fine alla tua destra.

 

 (cf. 1Pt 4,13; 1Pt 1,3-4 )

Condivisione: leggo a tutti qualcosa del salmo che più mi ha colpito: una parola, una riga, un versetto
PREGHIAMO -   Mostraci, o Signore, i segreti sentieri della vita, e colmaci delle delizie che racchiudi nella tua destra.

Paolino Beltrame Quattrocchi


 

Attualizzazione

Negli ultimi versetti troviamo incoraggiamento, serenità e gioia nella malattia, quando la viviamo con il Signore vicino. Egli ci guarirà e ci farà di nuovo contemplare il suo volto; e seppure moriamo non ci farà restare nella tomba, per lasciarci nella terra definitivamente, ma ci darà dolcezza alla sua destra nella resurrezione finale.
 

Infatti nella misura in cui prendiamo parte alle sofferenze di Cristo, bevendo il suo e nostro calice (Mt 20,22), ci rallegreremo ed esulteremo quando si manifesterà la sua gloria (1Pt 4,13; 1Pt. 1,3-4).

Il Signore, Padre di ogni bene, fonte di ogni intelligenza e luce che illumina i cuori, se ci accompagna nel nostro cammino non soccomberemo. Egli che non ha abbandonato Gesù nel sepolcro, non ci lascerà soli nella prova; ma ci indicherà il sentiero della vita. E quando termineremo il lungo viaggio terreno, riposeremo senza fine in lui e godremo la dolcezza della sua presenza, egli che è la sola ragione della nostra gioia.

Vincenzo Scippa
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