NON TEMO ALCUN MALE PERCHE’ TU SEI CON ME
Salmo di fiducia e di ringraziamento
Nuovo testamento
Non avranno più fame, né avranno più sete, né li colpirà il sole, né arsura di sorta, perché l’Agnello che sta in mezzo al trono sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi. Ap 7,16-17.
In verità, in verità vi dico, il padrone si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. Lc 14,15.
Introduzione
Il tema del salmo è di una semplicità lineare: il povero del Signore si rivolge fidente e riconoscente a Dio, contemplato amorevolmente sotto la duplice immagine del buon pastore, e della mensa ospitale del Padre. La chiesa che si riconosce familiarmente in tutto il salmo, ne ha collegato il tema con quelli del battesimo (le acque), della confermazione (l’olio) e dell’eucarestia (la mensa).
Salmo 23
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.
Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male,
perché tu sei con me, Signore.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.
Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni.
Condivisione: leggo a tutti qualcosa del salmo che più mi ha colpito: una parola, una riga, un versetto.
PREGHIAMO - Signore Gesù, pastore buono, facci trovare la tua pace nei pascoli di salvezza della tua Chiesa: se tu ci guidi, null’altro sapremo desiderare che te.
Paolino Beltrame Quattrocchi
Attualizzazione
Dal contesto sacro del salmista si passa facilmente al contesto sacro cristiano attraverso questa serie di immagini o simboli archetipi: l’acqua, la mensa, l’unzione, il calice, la casa. Così il salmo 23 si incontra con i sacramenti della nuova alleanza, simboli di salvezza di Cristo. Le “acque tranquille” richiamano il battesimo, il rinfrancarsi rimanda alla confermazione, la mensa e il calice all’eucarestia, l’unzione del capo al sacerdozio. Questi sacramenti accompagnano e guidano il cristiano per il giusto cammino, verso la casa del Signore per lunghissimi anni.
I primi cristiani cantarono molto questo salmo come il salmo battesimale per eccellenza. E proprio il salmo 23 essi proponevano ai neobattezzati nella notte pasquale, quando, risalendo dalla vasca battesimale (“acque tranquille”) si recavano verso il luogo della confermazione, dove si ungeva di profumo la loro testa, prima di introdurli alla loro prima eucarestia, la mensa preparata per loro.
Vincenzo Scippa